
L'Ecuador nel mio cuore, l'Italia è la mia casa
Speciali & extra
Redazione Babel
17 aprile 2025
/ di Beatrice Lussana e Debora Pandeggia
Intervista a Laura, dall’Ecuador all’Italia: un ponte tra culture.
Oggi incontriamo Laura, una donna ecuadoregna che vive in Italia da molto tempo. Ci racconta il suo viaggio tra due culture, le tradizioni del suo paese d’origine e come si é adattata alla vita italiana.
Ciao Laura! Grazie per essere qui con noi oggi. Raccontaci un po’ di te: da dove vieni e da quanto tempo vivi in Italia?
Laura: Ciao! Grazie a voi per l’invito. Mi chiamo Laura, sono nata e cresciuta in Ecuador e mi sono trasferita in Italia circa 30 anni fa, quando mi sono sposata con Matteo, che ho conosciuto in una vacanza in Sardegna. Sono arrivata in Italia per motivi lavorativi e per dare un futuro migliore a eventuali figli futuri. All’inizio è stata dura, ma oggi posso dire che l’Italia é diventata la mia seconda casa.
L’Ecuador ha una cultura molto ricca e variegata. Quali sono le tradizioni a cui sei più legata?
Laura: Sicuramente le festività! Per esempio, il Día de los Difuntos (Giorno dei Defunti) è molto sentito in Ecuador. In questa giornata prepariamo la colada morada, una bevanda dolce a base di mais nero e frutta, e i guaguas de pan, dei dolci a forma di bambino. È un momento di ricordo ma anche di condivisione in famiglia. Poi c'è il Carnaval, è molto speciale: in Ecuador si festeggia con giochi d’acqua, schiuma, colori e danze! Ovviamente anche la celebrazione del Inti Raymi, la festa del sole, ereditata dalla cultura indigena. Anche il Natale in Ecuador è speciale, proprio come qui in Italia, ci riuniamo con la famiglia, ceniamo fino a tardi e si balla fino all’alba.
E per quanto riguarda la cucina? Quali sono i piatti tipici che ti mancano di più?
Laura: Oh, ce ne sono tanti! Direi l’encebollado, una zuppa di pesce con cipolla rossa marinata, e il ceviche de camarón, un piatto fresco a base di gamberi marinati nel limone. Poi c’è la fritada, carne di maiale fritta servita con mais e platano. Qui in Italia cerco di riprodurre queste ricette, ma certi ingredienti sono difficili da trovare!
Come è stato il tuo adattamento alla vita in Italia? Hai trovato differenze culturali significative?
Laura: Sì, all’inizio è stato un po’ difficile. In Ecuador, per esempio, le persone sono molto calorose: ci salutiamo con un abbraccio o un bacio sulla guancia, anche con chi conosciamo da poco. In Italia, ho notato che le persone sono più riservate all’inizio, ma poi, una volta che si crea un’amicizia, diventano molto accoglienti; ma con il tempo ho imparato ad apprezzare anche queste piccole ma grandi differenze. Anche i ritmi di vita sono diversi: in Ecuador siamo più rilassati, mentre qui tutto è più veloce! Ovviamente mi sono dovuta abituare a una nuova lingua, nuove abitudini e nuove tradizioni.
Quali aspetti della cultura ecuadoregna cerchi di mantenere nella tua vita in Italia?
Laura: La musica e la danza sono fondamentali! Adoro la cumbia e il pasillo e ogni volta che posso partecipo a eventi latini. Poi cerco di trasmettere la nostra cultura ai miei figli, raccontando loro storie e preparando piatti tradizionali. Partecipo anche agli eventi della comunità ecuadoregna in Italia, come le feste nazionali e le celebrazioni religiose. È importante non dimenticare le proprie radici.
Hai un consiglio per chi, come te, ha lasciato il proprio paese per vivere in un’altra cultura?
Laura: Sì, direi di essere aperti al cambiamento senza dimenticare chi siamo. È normale sentire nostalgia, ma bisogna trovare un equilibrio tra il passato e il presente. Creare una comunità di connazionali aiuta molto, ma è importante anche integrarsi e conoscere le persone del posto. Ogni cultura ha qualcosa di bello da offrire!
Se dovessi descrivere l’Ecuador in tre parole, quali sarebbero?
Laura: Colorato, accogliente e resiliente.
E l’Italia?
Laura: Elegante, storica e passionale.
Grazie mille, Laura! È stato un piacere conoscere meglio la tua storia e la tua cultura.
Laura: Grazie a voi! È stato bello poter condividere un po’ del mio Ecuador con voi. Mi fa sempre piacere parlare della mia esperienza. Spero che chiunque legga questa intervista possa conoscere un po' meglio la nostra cultura e magari un giorno visitare il mio bellissimo paese.